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Gene APOE 4 e Alzheimer: in che modo questa variante influisce sulla tua longevità?

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La ricerca della “fonte della giovinezza” si è spostata dalle antiche mappe ai laboratori moderni. Tutti ci siamo chiesti, almeno una volta, cosa determini quanto a lungo vivremo. Come abbiamo già esplorato nel nostro articolo precedente sulla possibilità di ereditare una vita lunga, la risposta non è semplice: è una danza complessa tra le nostre abitudini, il nostro ambiente e, naturalmente, il nostro DNA.

Tuttavia, negli ultimi mesi abbiamo notato una crescente inquietudine nella nostra comunità. Molti di voi ci chiedono costantemente informazioni su un protagonista molto specifico di questa danza molecolare: il gene APOE.

Cosa sono i geni APOE e perché sono così importanti?

Il gene APOE fornisce istruzioni per produrre una proteina fondamentale: l’apolipoproteina E. Questa proteina si occupa di impacchettare il colesterolo e altri grassi per trasportarli attraverso il flusso sanguigno. È essenziale per l’eliminazione delle lipoproteine dal plasma ed è direttamente coinvolta nel mantenimento e nella funzione dei neuroni.

Sebbene tutti possediamo questo gene, non tutti abbiamo la stessa versione. Esistono principalmente tre varianti APOE (alleli):

  • E2: La meno comune, spesso associata a un effetto protettivo.
  • E3: La più frequente nella popolazione generale (neutra).
  • E4: La variante che preoccupa maggiormente e sulla quale ruota la maggior parte dei vostri dubbi.

Tuttavia, nonostante il gene APOE sia il principale fattore genetico che contribuisce alla malattia di Alzheimer (e il più studiato), il suo sviluppo ha una chiara influenza poligenica. Ciò significa che la sua comparsa non dipende da un singolo gene, ma dall’interazione di diversi geni coinvolti in vari processi biologici, come la produzione e l’accumulo di proteine beta-amiloidi, la sinapsi neuronale o il metabolismo dei lipidi nel cervello.

Gene APOE e Alzheimer

È impossibile parlare di longevità senza affrontare la salute cognitiva. La preoccupazione principale dei nostri utenti nell’eseguire un test genetico APOE per il rischio di Alzheimer è capire cosa significhi avere l’una o l’altra variante.

Esiste una solida correlazione scientifica tra l’allele APOE4 (o variante E4) e un maggior rischio di sviluppare l’Alzheimer a esordio tardivo. Ma in che modo il gene APOE influisce sulla malattia di Alzheimer? Si ritiene che la variante E4 sia meno efficiente nell’eliminare i depositi di beta-amiloide (placche) nel cervello, una caratteristica chiave della malattia.

Ecco i casi più comuni su cui riceviamo domande:

1. Il rischio di Alzheimer APOE3/E4 e APOE4/E4 Ereditiamo una copia del gene da ciascun genitore.

  • Se hai una combinazione APOE3/E3, presenti il genotipo più comune nella popolazione e il tuo rischio rientra nella media.
  • Se sei portatore di una copia E4 (eterozigote, genotipo APOE3/E4), il rischio di Alzheimer aumenta leggermente.
  • Avere due copie APOE4 in omozigosi (APOE4/E4) aumenta ulteriormente il rischio, ma è fondamentale ricordare una cosa: il rischio non è il destino.

2. I molteplici ruoli di APOE nella malattia di Alzheimer La proteina APOE nell’Alzheimer non riguarda solo le placche amiloidi. Influisce anche sull’infiammazione cerebrale e sul metabolismo del glucosio. Per questo motivo, capire il proprio genotipo APOE e la sua possibile relazione con l’Alzheimer è solo un pezzo del puzzle. Ci sono persone con la variante E4 che raggiungono i 90 anni con una mente lucida, e persone senza di essa che sviluppano la demenza.

Dovrei fare un test del DNA per l’Alzheimer?

Questa è una decisione molto personale. La rivelazione del genotipo APOE per il rischio di malattia di Alzheimer può essere impattante, ma è anche uno strumento di prevenzione potentissimo. Se un test APOE indica la presenza della variante E4, non è una sentenza: è un invito all’azione.

Prevenzione attiva: il tuo stile di vita è fondamentale Se scopri di avere una predisposizione genetica, puoi contrastare tale rischio. La scienza dimostra che ciò che fa bene al cuore, fa bene al cervello:

  • Esercizio fisico regolare: migliora il flusso sanguigno cerebrale.
  • Dieta MIND o Mediterranea: riduce l’infiammazione.
  • Sonno di qualità: è il sistema di pulizia del cervello.
  • Sfida cognitiva: imparare cose nuove crea riserva cognitiva.

Sapere se possiedi l’allele APOE4 associato all’Alzheimer o varianti protettive ti offre un vantaggio strategico. Il rapporto tra genetica e longevità non è scritto nella pietra.

Il test del DNA di tellmeGen ti aiuterà a capire che si tratta di un ulteriore passo verso una medicina personalizzata e preventiva, permettendoti di prendere oggi stesso le redini della tua salute futura all’interno della tua discendenza familiare.